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La norma UNI-CIG 7129 e i tubi flessibili per acqua

Per poter essere commercializzati secondo un'adeguata certificazione di fabbricazione, i tubi flessibili per acqua devono rispettare la norma UNI CIG 7129

Nella progettazione e costruzione di impianti idrici si utilizzano molto spesso tubi flessibili per acqua, ovvero tubi che si possono adattare a diversi regimi e configurazioni. Generalmente questi tubi devono rispettare la normativa UNI CIG 7129 per la commercializzazione in tutto il mondo: Gnali Bocia, infatti, ha deciso di adottare questa norma per la realizzazione ed esportazione dei suoi prodotti.
Essendo una norma principalmente riferita ad impianti che trattano gas combusti, la normativa non fa diretto riferimento ai tubi flessibili ma comprende anche la loro fabbricazione e disposizione in esercizio. Ciò che viene specificato all’interno della normativa è che i tubi flessibili per l’acqua devono essere messi in opera longitudinalmente senza alcuna saldatura e con caratteristiche non inferiori rispetto alla normativa UNI 8863.

Cosa prescrive la normativa UNI 8863?

La norma UNI 8863, successivamente sostituita dalla norma UNI EN 10255, prescrive tutte le caratteristiche principali dei tubi in acciaio senza saldatura: le dimensioni, le masse, le tolleranze, la composizione chimica, il metodo di fornitura e tanti altri aspetti connessi. Per questo motivo è strettamente collegata alla normativa UNI CIG 7129 e a sua volta si collega alla norma ISO 7/1 per le filettature.

Cosa prescrive la normativa ISO 7/1?

La normativa ISO 7/1 concerne le caratteristiche principali dei filetti da utilizzare per il collegamento dei tubi in acciaio senza saldatura: forma, dimensione, tolleranze e designazione sono i principali, ma non sono gli unici aspetti considerati. Infatti, la normativa mira anche a descrivere i materiali da utilizzare sul filetto per garantire una tenuta efficace del fluido in pressione:
- Canapa: pianta naturale da cui è possibile estrarre un materiale adatto per la tenuta e già utilizzato anche sui primi modelli di automobili come materiale portante;
- Mastice: è un tipo di colla liquida che si origina a partire da una resina e non indurisce mai completamente, mostrandosi adatto per applicazioni che richiedono una certa flessibilità.
- Nastri di Politetrafluoroetilene (PTFE): è un materiale polimerico ad elevate prestazioni che è maggiormente conosciuto con il nome commerciale “Teflon”. Presenta ottime caratteristiche di resistenza termica e chimica, oltre a proprietà antiusura e un bassissimo coefficiente di attrito.
Sono, invece, da escludere altri materiali quali biacca, minio e altri simili che non si prestano in maniera corretta alla funzione richiesta.

E’, quindi, possibile vedere come la norma UNI CIG 7129 sia interconnessa con altre norme non secondarie come la UNI 8863 e la ISO 7/1 che vanno a specificare alcuni aspetti fondamentali per la realizzazione e la messa in opera dei tubi flessibili per l’acqua. Seguire la norma e tutto ciò che concerne ad essa rappresenta il modo migliore per evitare che ci siano problemi di cedimento con conseguenze sulla sicurezza degli impianti e delle persone coinvolte.

10/10/2020


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