Valvole intercettazione combustibile

VALVOLA DI INTERCETTAZIONE DEL COMBUSTIBILE AD AZIONE POSITIVA, OMOLOGATA E TARATA INAIL (Ex ISPESL)
La Valvola di Intercettazione del Combustibile Gnali Bocia è un dispositivo di sicurezza ad azione positiva, con riarmo manuale, per il quale è prevista la taratura a banco. Secondo le disposizioni della “Raccolta R” Ed. 2009 (Specificazioni tecniche applicative del Titolo II del DM 1.12.75 ai sensi dell’art. 26 del decreto medesimo), che si applicano agli impianti centrali di riscaldamento utilizzanti acqua calda sotto pressione con temperatura non superiore a 110°C, e potenza nominale massima complessiva dei focolari (o portata termica massima complessiva dei focolari) superiore a 35kW, i vantaggi che l’impiego della Valvola di Intercettazione del Combustibile offre sono di gran lunga superiori alla Valvola di Scarico Termico. Infatti, quando viene indicata la richiesta della Valvola di Intercettazione del Combustibile, è sempre prevista la facoltà alternativa di utilizzare la Valvola di Scarico Termico (valvola auto-azionata, a sicurezza positiva, in cui l’otturatore si apre per effetto di un eccessivo aumento della temperatura e si richiude al diminuire della stessa, così da trasferire all’esterno una quota di calore prodotto, tramite lo scarico di acqua, al fine di raggiungere il prefissato limite di temperatura dell’acqua stessa). Con l’utilizzo della Valvola di Scarico Termico, a seconda della tipologia prevista, vi sono alcuni svantaggi da prendere in considerazione, quali:
• se prevista “con reintegro”: in caso di funzionamento, l’immissione di acqua fredda provoca inconvenienti sul generatore (shock termico);
• se prevista “senza reintegro”: in caso di funzionamento, la quantità di fluido scaricata è tale da provocare, nella maggior parte dei casi, I’allagamento del locale caldaia.
Invece, con l’utilizzo della Valvola di Intercettazione del Combustibile, i vantaggi più evidenti sono:
• installazione più semplice: montata sulla tubazione di alimentazione del combustibile a monte del bruciatore, in caso di necessità, ne intercetta ed interrompe l’afflusso (la Valvola di Scarico Termico è infatti anche collegata ad una Valvola a Solenoide sul combustibile e/o ad una Valvola che consente il reintegro del fluido che viene scaricato).
• scelta da parte del progettista estremamente più semplice: il suo dimensionamento viene effettuato unicamente in funzione delle dimensioni del tubo di adduzione del combustibile.
• soluzione più economica.


FUNZIONAMENTO
La Valvola di Intercettazione del Combustibile è un dispositivo di sicurezza ad azione positiva. Il suo scopo è quello di intercettare e interrompere l’afflusso del combustibile al bruciatore, per evitare il raggiungimento della temperatura di ebollizione nel circuito di mandata dell’impianto.
La Valvola è formata da due parti:
• Il corpo valvola entro il quale passa il combustibile liquido o gassoso.
• Il dispositivo di comando dotato di elemento sensibile (a fluido diatermico).
L’asta dell’otturatore della valvola è collegata al dispositivo di comando in modo da consentire la chiusura (blocco) della valvola quando:
a) la temperatura del fluido termovettore (acqua) in uscita dal generatore, supera il valore di taratura;
b) guasto dell’elemento sensibile o rottura del capillare (azione positiva), indipendentemente dalla temperatura.
In caso di blocco, la valvola si chiude e può essere riarmata solo mediante l’intervento manuale (questa operazione può avvenire quando la temperatura del fluido termovettore scende sotto gli 87°C). Il riarmo non è possibile se l’elemento sensibile è guasto o il capillare è rotto (azione positiva).
In condizioni normali (temperatura inferiore a 97°C) I’asta (Rif. 5 - Fig. 1) appoggia sul pistone di comando (Rif. 7 - Fig. 1) e la valvola rimane aperta.
Lo spostamento verso sinistra del pistone dovuto alla dilatazione del fluido contenuto nell’elemento sensibile (Rif. 9 - Fig. 1) provoca la chiusura immediata della valvola. Lo spostamento verso destra del pistone dovuto alla fuoriuscita del fluido dal capillare (rottura) provoca la chiusura immediata della valvola.
Il riarmo manuale avviene (quando la temperatura scende sotto gli 87°C) mediante l’intervento sul nottolino di riarmo (Rif. 2 - Fig. 1).


COMPONENTI
① Calotta di protezione
② Nottolo di riarmo
③ Corpo Valvola di Sicurezza
④ Guarnizione otturatore
⑤ Asta di comando
⑥ Ghiera di collegamento
⑦ Pistone di comando
⑧ Corpo dispositivo di comando
⑨ Elemento a soffietto
⑩ Sigillo INAIL (Ex ISPESL)
⑪ Tubo capillare
⑫ Vite di bloccaggio bulbo termosensibile
⑬ Bulbo termosensibile
⑭ Pozzetto per bulbo termosensibile



CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
Corpo Valvola di Sicurezza: Ottone CW 617 N - EN12165
Corpo Dispositivo di Comando: Ottone CW 617 N - EN12165
Guarnizioni ed O-Ring di tenuta: NBR - EN 549
Tubo Capillare: Rame rivestito in Polietilene nero
Elemento sensibile: Rame
Molle: Acciaio
Altri componenti: Ottone CW 614 N - EN12164 o Acciaio


DIMENSIONI D'INGOMBRO (mm)






CODICE DN A B C D E F
WP8030 1/2" 27 164 +/-2 1.5 71 60 81
WP8031 3/4" 41.5 180 +/-2 106 85.5 80 91
WP8032 1" 41.5 180 +/-2 106 85.5 80 91
WP8033 1" 1/4 48 180 +/-2 105.5 85 81 91.5
WP8034 1" 1/2" 74 205 +/-2 122 101.5 120 111
WP8035 2" 74 205 +/-2 122 101.5 120 111




CARATTERISTICHE TECNICHE
Temp. nominale di intervento: 97°C
Temp. di taratura: 97±3°C
Temp. di riarmo: ≤ 87°C
Temp. Min/Max ambiente: 5/50°C
Pressione Max di esercizio: 6 bar
Temp. Max bulbo termosensibile: 110°C
Temp. Max combustibile: 30°C
Lunghezza tubo capillare: 5 m
Dim. bulbo termosensibile: Ø14 x 61 mm
Dim. pozzetto: Ø16 x 72 mm
Attacco collegamento pozzetto: G 1/2" M
Attacchi corpo valvola disp.: filetto Femmina-Femmina G 1/2"; G 3/4"; G 1"; G 1"¼; G 1"½; G 2"
Tipi di combustibile utilizzabili: Gasolio; Olio combustibile; Gas Metano; Gas della I, II e III famiglia


LA SCELTA
La Valvola di Intercettazione del Combustibile Gnali Bocia è prodotta in sei modelli differenti:
• Art. WP8030 DN 1/2" Kv = 1,8 • Art. WP8033 DN 1"¼ Kv = 16
• Art. WP8031 DN 3/4" Kv = 5,0 • Art. WP8034 DN 1"½ Kv = 27
• Art. WP8032 DN 1" Kv = 5,3 • Art. WP8035 DN 2" Kv = 31
Per la scelta della valvola, non è necessario riferirsi alla potenzialità del generatore o alla pressione statica, ecc., è sufficiente scegliere il modello con diametro corrispondente a quello della tubazione di alimentazione del combustibile. Il modello DN 1/2" è particolarmente adatto per combustibile gasolio; la perdita di carico offerta dalla valvola al passaggio del gasolio, con densità 10,3 cSt, è:
100 Kg/h : 4 mm c. d’a.
150 Kg/h : 8 mm c. d’a.
200 Kg/h : 14 mm c. d’a.
Perdite di carico addirittura trascurabili, per le normali lunghezze di tubazioni e pressioni di aspirazione del bruciatore. La valvola da impiegarsi quando il combustibile è olio denso, è generalmente il modello DN 3/4" o DN 1". Il modello DN 1" può essere utilizzato con portate massime di 200 Kg/h di nafta (densità 100 cSt).
l modelli da DN 1"¼, DN 1"½ e DN 2" sono soprattutto utilizzabili negli impianti a gas. È noto che il combustibile gassoso maggiormente utilizzato è il gas metano; questo combustibile viene distribuito ad una pressione relativamente bassa e pertanto la Valvola di Intercettazione deve offrire una perdita di carico limitata. Per aiutare la scelta, abbiamo riportato sul Diagramma 1, le caratteristiche delle valvole. Il diagramma è stato realizzato sperimentalmente, con gas-metano; la caduta di pressione nella valvola può assumere differenti valori, relativamente alla pressione disponibile. Generalmente il metano è disponibile ad una pressione variabile da zona a zona tra i 600/700 ed i 150 mm c. d’a. e, molto spesso, la pressione tende a scendere nel periodo invernale quando la richiesta di combustibile
è massima. Per evitare che la caduta di pressione nella valvola sia tale da impedire il funzionamento del bruciatore è bene quindi limitare la perdita di carico nella valvola. Riteniamo che, nella maggior parte dei casi, non sia possibile prevedere nella valvola una caduta di pressione superiore ai 40 mm c. d’a.; con questa perdita di carico la portata in Nm³/h sarà:
• DN 2" = 41 m³/h ≈ 350.000 Kcal/h.
• DN 1"¼ = 20 m³/h ≈ 170.000 Kcal/h.
• DN 1" = 7,5 m³/h ≈ 65.000 Kcal/h.
Evidentemente la verifica della pressione disponibile a monte della valvola e quella minima necessaria al bruciatore possono consentire, con l’aiuto del Diagramma 1, una precisa scelta della perdita di carico della valvola.


INSTALLAZIONE
L’installazione (e le eventuali operazioni di manutenzione) della Valvola di Intercettazione del Combustibile deve essere eseguita da Personale Tecnico qualificato secondo le indicazioni riportate nel presente manuale ed in accordo alle normative vigenti.
Si consiglia il rispetto delle seguenti prescrizioni durante le fasi di installazione:
• La Valvola deve essere installata sulla tubazione del combustibile, a monte del bruciatore , rispettando il senso di flusso indicato dalla freccia in rilievo sul corpo della Valvola (Fig. 4).
• Nelle fasi di collegamento della Valvola alle tubazioni, prestare la massima attenzione a non danneggiare il tubo capillare e/o il bulbo termosensibile.
• Il pozzetto, per l’alloggiamento del bulbo termosensibile, deve essere completamente immerso nella corrente del fluido in uscita dal generatore (Fig. 5, 6 e 7), entro 0,5 m dal generatore stesso (Fig. 4), a monte di qualsiasi organo di intercettazione.
• Srotolare delicatamente il tubo capillare ed inserire completamente il bulbo termosensibile nel pozzetto, e riavvolgere il tubo capillare in eccesso in prossimità del corpo Valvola. NB: durate queste operazioni si devono adottando le opportune precauzioni affinché il tubo capillare non venga schiacciato o curvato eccessivamente (R min = 50 mm).
• Al fine di evitare manomissioni o accidentali fuoriuscite del bulbo termosensibile (Rif. A - Fig. 3) dal pozzetto (Rif. B - Fig. 3), provvedere al fissaggio dello stesso avvitando completamente la vite di bloccaggio (Rif. C - Fig. 3) e piombando il tutto mediante spiralina e piombo (Rif. D ed E - Fig. 3) forniti a corredo della Valvola.







 
PROCEDURA DI RIARMO
Durante il normale funzionamento della Valvola di Intercettazione del Combustibile è visibile, attraverso la parte trasparente della Calotta di protezione, il Nottolo di riarmo di colore verde. In caso di intervento (blocco) il Nottolo scenderà nella parte zigrinata della Calotta di protezione e non sarà più visibile attraverso la parte trasparente. NB: prima di eseguire la procedura di riarmo, accertarsi delle cause che hanno determinato l’eccessivo innalzamento della temperatura con il conseguente blocco della Valvola di Intercettazione del Combustibile. L’operazione di riarmo può essere eseguita solamente dopo che la temperatura del fluido è scesa al di sotto di 87°C (sopra tale temperatura non è possibile riarmare la Valvola). Il riarmo manuale viene eseguito nel seguente modo:
• svitare la Calotta di protezione (Fig. 8);
• tirare il Nottolo di riarmo verso l’alto (Fig. 9);
• riavvitare la Calotta di protezione (Fig. 10).
Nel caso in cui l’intervento (blocco) sia dovuto all’azione positiva (avaria dell’elemento sensibile o rottura del tubo capillare), il riarmo non è più possibile e la Valvola deve essere sostituita.

 



SICUREZZA
L’installazione, la messa in servizio e le eventuali operazioni di manutenzione della Valvola di Intercettazione del Combustibile deve essere eseguita da Personale Tecnico qualificato, secondo le indicazioni riportate nel presente manuale ed in accordo alle normative vigenti. Se la Valvola di Intercettazione del Combustibile non viene installata, messa in servizio e mantenuta correttamente, secondo le istruzioni riportate nel presente manuale ed in accordo alle normative vigenti, potrebbero non essere garantite le condizioni di sicurezza. Assicurarsi sempre, prima della messa in servizio, della tenuta idraulica di tutte le connessioni. Durante le fasi di installazione, prestare attenzione a non sovrasollecitare meccanicamente le filettature del corpo valvola (nel tempo si potrebbero produrre cricche ed eventuali perdite). Al fine di garantire il corretto funzionamento del dispositivo di sicurezza, verificare e, se necessario, adottare le opportune precauzioni affinché il tubo capillare non venga schiacciato o curvato eccessivamente. Temperature dell’acqua superiori a 50°C possono provocare gravi ustioni. Durante le fasi di installazione, messa in servizio e manutenzione delle Valvole di Intercettazione del Combustibile, adottare gli accorgimenti necessari affinché tali temperature non arrechino pericolo alle persone.
Lasciare il presente manuale ad uso e servizio dell’utente per eventuali consultazioni future.


CERTIFICAZIONI
La Valvola di Intercettazione del Combustibile Gnali Bocia è un componente che si definisce “Omologato INAIL (Ex ISPESL)”. A questa tipologia di dispositivo fanno riferimento i seguenti tipi di documento:

1. CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE:
Questo documento certifica l’avvenuta omologazione della serie di Valvole di Intercettazione del Combustibile, oggetto del certificato stesso. Viene rilasciato dall’INAIL (Ex ISPESL) dopo aver eseguito, con esito positivo, tutte le prove ed i controlli sui prototipi delle Valvole.
Il Certificato di Omologazione ha una validità di cinque anni.
Ogni Valvola della serie a cui si riferisce il Certificato di Omologazione, prodotta nel periodo di validità del Certificato stesso, risulta omologata a tempo indeterminato.

2. VERBALE DI TARATURA A BANCO:
È il documento che attesta la prova e la taratura di ogni singola Valvola. La prova e la taratura della Valvola avviene alla presenza di un Tecnico INAIL (Ex ISPESL) che redige, timbra e firma il verbale di ogni singola Valvola, dopo il buon esito della prova stessa. Questo documento riporta inoltre il numero di matricola della Valvola, che corrisponde a quello riportato sulla placchetta di allumino sigillata
e piombata al corpo del dispositivo di comando di ciascuna Valvola.
Il Verbale di Taratura è in unica copia e viene fornito in originale a corredo della Valvola, all’interno dell’imballo, è quindi fondamentale che venga conservato con estrema cura.
In caso di smarrimento del Verbale di Taratura originale può essere richiesta una copia del Verbale Cumulativo di Taratura.

3.DICHIARAZIONE DEL FABBRICANTE:
Viene emessa dal Fabbricante il quale dichiara che la conformità dell’articolo in questione, dal punto di vista costruttivo, alla serie/modello approvato, specificato nel Certificato di Omologazione.

 


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